Un vino non si limita a raccontare una storia, ma la vive —mutando
e crescendo nel tempo — come il respiro lento
e profondo della natura.


Ogni sorso racchiude il carattere austero e gentile di questa terra.
“Santi” sono gli uomini e le donne che con gesti immutati nei secoli, lavorano e plasmano grappoli che diventano preziose gocce di vino.

Un nettare
che porta con sé il respiro e l’anima di un luogo unico
Tra le infinite espressioni di questo territorio, il nostro impegno è rivolto alla selezione delle uve più preziose, quelle capaci di raccontare la forza e la delicatezza dell’Irpinia. Con cura e attenzione, ci muoviamo tra i filari, scegliendo grappoli che racchiudono l’essenza di questa terra, destinandoli ai nostri vini. Ogni scelta è un atto di dedizione, un gesto che rispetta il carattere autentico del territorio e ne esalta le qualità più profonde.
700
metri
di altitudine
Là dove l’aria si fa
più rarefatta
e la terra respira con
un ritmo più lento

A queste altezze, le viti vivono in un clima fresco e ventilato, che rallenta la maturazione dei grappoli, concedendo loro il tempo di crescere e sviluppare aromi complessi, mentre l’acidità si bilancia in un equilibrio perfetto. Qui, i vini acquistano una struttura elegante e una longevità rara, destinata a evolversi nel tempo.
E poi, i terreni argillosi: una culla ricca di minerali, che trattiene l’acqua nelle sue profondità, offrendo alle radici un nutrimento costante anche nei momenti di arsura. È questa riserva nascosta che permette alle viti di crescere forti e rigogliose, senza cedere al caldo, mantenendo intatta la mineralità di queste terre.
Il vino prende corpo e intensità, portando con sé il peso e la ricchezza del suolo: un’anima profonda che si svela lentamente.